Buongiorno a tutti, mi chiamo Flavio, vengo dalla provincia di Alessandria e questa è la mia esperienza come responsabile tecnico. Ho sempre lavorato nel settore metalmeccanico, più precisamente nell’ambito della manutenzione degli impianti ed ho visto in questa professione un’opportunità per fare il salto di qualità che a 28 anni tutti vorrebbero fare. Gli anni della gavetta ormai erano passati ed ero stanco della solita routine: ero a caccia di responsabilità, crescita professionale ed ambiente dinamico, ma la cosa è andata ben oltre le mie aspettative. Dal corso di abilitazione ho preso coscienza delle responsabilità penali che derivano dall’esercizio dell’attività, ma infondo non avevo paura poichè, come ho sempre fatto, la mia intenzione era quella di attenermi alle regole. Chi l’avrebbe mai detto che in questo settore per restare a galla bisognava infrangere la legge? Mi spiego. Dalle precedenti (ed attuale) esperienze ho appreso che più un’operazione viene svolta minuziosamente e nel pieno rispetto delle normative, più il lavoro si può definire di qualità, ma probabilmente questo principio non vale quando si parla di revisioni ministeriali. Nei primi giorni dopo l’abilitazione non ero minimamente padrone del mestiere e subito mi resi conto di essere completamente abbandonato a me stesso. Come potevo garantire la sicurezza di un veicolo con solo 30 ore di corso alle spalle e come unica assistenza quella di un gruppo Facebook composto dai colleghi più esperti (immagine di destra)? Da subito fui etichettato pignolo vista la mia preoccupazione per piccolezze come le condizioni atmosferiche e la temperatura d’esercizio dei motore. Perchè dichiarare il falso e firmare ufficialmente una palese presa in giro? Com’è facilmente prevedibile, nella zona di Alessandria nei mesi invernali la temperatura non supera mai lo zero termico, ma in tutti i referti sono registrati i canonici 5 gradi che permettono lo svolgimento delle prove di revisione. Una sciocchezza? Probabilmente per molti sì, ma io ho sempre dato peso a questi particolari che nessuno si è mai preso la briga di risolvere. Operatori approssimativi esistono da sempre, ma ancora oggi non riesco a capire il motivo per cui in questo settore vengono premiati. Volete sapere quali sono i requisiti per essere considerato esperto? L’abilità del responsabile tecnico sta nella bravura ad eludere il sistema falsificando i dati delle prove con rimedi della nonna noti a tutti: gas di scarico fuori norma? Semplice, basta tappare il tubo di scarico con un panno. Squilibrio frenante eccessivo? Nessun problema, è sufficiente sgonfiare il pneumatico della ruota che frena meno e così via [..]. La spannometria è una peculiarità anche della Motorizzazione Civile che in più occasioni non è stata in grado di rispondere in maniera esaustiva ai miei quesiti, ma d’altronde non si preoccupano loro che sono l’autorità competente, dovrei preoccuparmene io? Avevo perso ogni speranza, ero costretto ad omologarmi ad un sistema corrotto in cui l’eccesso di zelo era visto negativamente, ma purtroppo la mia indole era differente e non potevo proseguire oltre. I clienti che avevo tanto desiderato all’inizio per vedere qualche volto nuovo si erano rivelati l’aspetto peggiore: tutti giudici davanti a Striscia la Notizia, ma nella realtà disposti a tutto per un trattamento di favore. Dopo un anno sono orgogliosamente diventato padre ed ogni giorno che passava mi chiedevo se valesse veramente la pena rischiare di avere problemi con la giustizia per stare al passo di questo sistema scorretto. Finalmente sono tornato al precedente lavoro che pur non essendo il massimo della vita, mi consente di dormire sonni tranquilli, cosa non da poco visti i precedenti tre anni di pensieri. Peccato, bel mestiere quello del responsabile tecnico, ma non in Italia!
Classe 1991, da sempre appassionato di meccanica e motori. Formazione scientifica, ma propensione alla tecnica, un connubio che determina l’orientamento verso il ramo delle revisioni ministeriali. Ispettore sovversivo e dalle idee ben chiare: il principio di terzietà come unica soluzione in un settore ormai privo di legalità. Nel tempo libero direttore di Revisioniautoblog, rappresentante Federispettori, consulente automotive e collaboratore giornalistico.
Caro Flavio, sei una persona corretta, questo ti da merito, purtroppo continuano a far crescere i centri revisione anche in quelle circostanze dove non dovrebbero esistere. Gli uffici competenti per la verifica non fanno questi controlli che però a mio modesto avviso potrebbero rilevare on Line direttamente. È risaputo che molti non lavorano in qualità e vengono spesso presi come esempio di capacità lavorativa di esempio!! Noi nel nostro centro lavoriamo in modo corretto e spesso non facendo i numeri diventa un problema far quadrare i conti anche perché nei ministeri di competenza non ci considerano affatto. Peccato ma hai fatto bene.
Per come la vedo io, in questa itaglia di merda le revisioni sono una farsa, come dimostra anche la ridicola riforma di questi giorni che, come sempre dopo mille annunci in pompa magna, non cambia un bel niente.
Hai fatto bene a creare questo blog e leggo con interesse quello che scrivi. Purtroppo il nostro mestiere è una pagliacciata, io mi sento come una puttana e forse nel mio lavoro ho ancora meno potere decisionale di una puttana… credo che sia per questo motivo che non si riuscirà mai a creare un’associazione di categoria ecc perché la maggior parte, io compreso, vediamo questo lavoro come una soluzione temporanea. Non voglio passare ancora tanti anni a non contare niente e a farmi umiliare o, peggio ancora, rischiare di avere grane con la giustizia.
Buonasera collega,
il lavoro ora come ora non è il massimo, ma ci sono tutti i presupposti per una cambiamento, in positivo naturalmente.
L’associazione ICC (associazione di categoria dei responsabili tecnici, ormai ispettori) è al tavolo tecnico e da quello che so il nuovo direttore ing. Scavone è disponibile a collaborare e sostenere la nostra causa (in accordo con un regolamento UE).
Che dire, personalmente non vedo questo lavoro come un impiego temporaneo, amo ciò che faccio e sono disposto a tutto per migliorare il sistema.
Se tutti quanti invece che limitarci alla sterile critica facessimo qualche piccolo passo, magari tutti insieme, le cose sarebbero ben diverse.
Ad esempio, perchè tutto questo rancore? Vuoi raccontare la tua storia, anche in anonimo? Potrebbe essere utile a tante tuoi colleghi. Migliorare si può, basta volerlo…
Il mio sfogo di qualche giorno fa viene in seguito all’ennesimo caso di “amico dell’amico” che viene a fare la revisione della sua auto relitto. Mentre parla con tizio e caio dei vecchi tempi andati cerco di illustrargli i difetti della sua auto, cui ho appena dato esito regolare dopo svariate bestemmie e un chilo di straccio dentro il tubo di scarico, mi lancia un occhiata tipo “stai buono merdaccia, sono intoccabile”.
Da me, (5000 revisioni all’anno, 5000 esiti regolare, 20-25 revisioni al giorno, senza segretaria, senza accettazione) si lavora così:
-rapida occhiata alla parte posteriore dell’auto che non abbia problemi evidenti che risulterebbero dalla foto (SANTA TELECAMERA!!)
-rapida occhiata alle gomme che non siano scandalosamente lisce
REVISIONE
-spuntare tutte le voci dei controlli visivi in dieci secondi (numeri di telaio mai controllati)
-prova giochi mai fatta, sollevare l’auto sul ponte forse una su 10-15 giusto per dire al cliente “guarda oltre a questo, quello e quell’altro problema hai anche una cuffia rotta” … il tutto sperando che si convinca a lasciarmi almeno i tre euro di mancia per il favore
-scrivere marca e misura delle gomme (il rispetto degli indici di velocità è una battaglia persa), misura battistrada a occhio
-prova freni da superare a ogni costo visto che ormai la revisione è lanciata e non posso dare esito ripetere (per le “solite note” Panda, Cinquecento, Seicento, Punto 176 e cessi ambulanti del genere prova freni informale d’ufficio prima della revisione)
-prova fari: gli anabbaglianti e le posizioni posteriori e stop cerchiamo di cambiarle se fulminate (luci targa battaglia persa). Per le “solite note” che hanno fanali che fanno luce come una candela si usa un fanale di fortuna collegato alla batteria
-fonometrica: mai suonato un clacson
-analisi fumi diesel: una bufala, come già detto in tanti articoli, valore K messo a occhio, limitatore di giri a 2500 per non dover accelerare troppo
-analisi gas benzina: si spera che vada bene sennò straccio, altra macchina, inserire i giri manualmente (ah, mai usata la sonda per la temperatura dell’olio)… per le “solite note” sai già che molto probabilmente ci saranno problemi
-revisione dei cinquantini? …ahahahahahahah
Il tutto sempre di corsa, col telefono che squilla, con appuntamenti da prendere, con clienti da andare ad ascoltare, con le auto portate dalle officine che sono “intoccabili”, ecc ecc
Ho sentito spesso dire che allo stato non interessa della revisione in sé ma di riscuotere la tassa legata alla revisione. In parte sono d’accordo perché uno stato serio mette in piedi un sistema serio per fare le revisioni. Uno stato serio non accetta i regolamenti europei all’ultimo momento. Dopo mesi e mesi in cui uno pensa “ah speriamo che il 20 maggio cambierà qualcosa” nessuno sa NIENTE fino all’ultimo momento. I clienti chiedono “è vero che la revisione è legata al pagamento del bollo? -non ancora -aah bene, fiuuu, posso continuare a non pagarlo”, i clienti chiedono “cosa cambia il 20 maggio? -mi dispiace non so niente, nessuno ci ha detto niente”. Cosa è cambiato? La scadenza scritta sullo sticker e che da marzo ci sarà un fantomatico certificato di revisione giusto per far girare il mio nome e la mia firma su auto relitti che continueranno a girare.
E, lasciatemi dire, se la revisione fosse una cosa seria quante FIAT in meno ci sarebbero sulle nostre strade? Avremmo forse un parco circolante decente e bonificato da quei milioni di pandini, 500, 600, punto che non fanno luce, che hanno il CO starato, i freni posteriori balordi e i trapezi sfondati.
Secondo me una riforma dovrebbe toccare questi punti:
-combattere i CONFLITTI DI INTERESSE (ma visto che siamo stati governati per decenni dal conflitto di interessi mi viene da ridere): chi ripara non deve mettere becco nelle revisioni, chi revisiona non deve mettere becco nelle riparazioni e secondo me non è da sottovalutare assolutamente il peso dei giri di amicizie e di interessi che nascono dentro le officine e tra gli addetti ai lavori. Per chi revisiona non deve fare differenza dare esito regolare o ripetere, con il timore di perdere clienti. Officina e centro revisioni devono avere diverso numero civico o cmq essere due entità separate.
-Si potrebbe pensare a un sistema di sorteggio o rotazione per cui il cliente deve fare la revisione sempre in un centro diverso
-Deresponsabilizzare il responsabile tecnico, che risponda penalmente il titolare dell’officina
-foto riconoscimento targa anche a fine analisi dei gas
-scanner battistrada pneumatici con foto riconoscimento targa
-un qualche sensore che capisca se il ponte sollevatore è stato alzato
-revisione deve durare almeno UN’ORA, un centro revisioni non può fare più di una revisione all’ora
-in caso di esito ripetere o sospeso il cliente non deve pagare nuovamente la tariffa
-revisione solo se in regola con il pagamento del bollo
-più personale per gli UMC
Buongiorno collega, con tutto questo materiale si può pensare ad un “Responsabile tecnico? No grazie pt.2. Ti ho scritto in privato.
Caro Flavio,appoggio ogni singola parola che hai detto…io ho cominciato 15 anni fa,appena ventenne,neodiplomato in elettronica industriale,unica conoscenza nel merito delle auto quella conseguita a livello personale per amore delle 4 ruote nulla di piu,30 ore di corso inutile e via…si lavora…dopo 15 anni ,in cui ho commesso errori e qualche leggerezza sto a fatica cercando piano piano di stare al passo delle regole cercando di attenermi quanto piu possibile alle procedure ministeriali…ma caspita quanto è dura in italia…qui ogni pinco pallino che entra si chiede come facciano a passare certi mezzi,fin che non devi respingere il suo…allora tutti li a piangere e a minacciare …sono arrivati anche alle mani una volta…sono stanco e molto,ma cerco di tenere duro e portare avanti una battaglia difficilissima…soprattutto in un mondo in cui ufficialmente son tutti ligi alle regole,poi nella realtà fanno le peggio cose…su FB tutti cavalieri senza macchia…poi accalappiano clienti con buoni benzina,favori e occhiolini…ma allora di cosa stiamo parlando?
il net2?una cagata pazzesca volta solo a spennare i piccoli centri,penalizzarli ulteriormente per favorire i piu grandi…far spendere un sacco di soldi nell’adeguamento…cambiare tutto perche nulla debba cambiare davvero,un bel lifting alla categoria e via,si puo andare avanti ancora cosi come sempre…lo stato dovrebbe tutelarci,impedire l’apertura di nuovi centri se non a determninate distanze minime l’uno dall’altro,invece dalle mie parti in piu zone,(per fortuna non la mia) hanno aperto centri una di fronte all’altro…dando il via alla guerra dei poveri…le possibilità di rebnderequsto lavoro davvero utile ed efficiente come dovrebbe ci sono,dovrebbe cambiare il sistema e la cultura della gente.
Grazie per il commento, l’ennesima conferma.
C’è un ispettore revisioni che vorrebbe venire a lavorare ad Aosta?