Il comma 4 dell’art.92 del decreto “Cura Italia” (link) del 17 Marzo 2020 in materia “trasporto stradale e trasporto di pubblico di persone” reca testuali parole:
<<In considerazione dello stato di emergenza nazionale di cui alla delibera del Consiglio dei Ministri del 31 gennaio 2020, è’ autorizzata fino al 31 ottobre 2020 la circolazione dei veicoli da sottoporre entro il 31 luglio 2020 alle attività di visita e prova di cui agli articoli 75 e 78 del decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285 ovvero alle attività di revisione di cui all’articolo 80 del medesimo decreto legislativo>>
Si deduce che:
- I veicoli con regolare scadenza del controllo ministeriale in Marzo 2020, Aprile 2020, Maggio 2020, Giugno 2020 e Luglio 2020 saranno da revisionare entro il 31 Ottobre 2020.
- I veicoli con regolare scadenza del controllo ministeriale in Agosto 2020 saranno da revisionare entro il 31 Agosto 2020.
- I veicoli con regolare scadenza del controllo ministeriale in Settembre 2020 saranno da revisionare entro il 30 Settembre 2020.
- L’alterazione della regolare scadenza prevista dal decreto determinerà le scadenze degli anni successivi. Come da normativa vigente, i due anni di validità del controllo ministeriale si calcolano a partire dalla data dall’ultima revisione effettuata.
- I centri di controllo, a discrezione dei titolari delle imprese (e dalla disponibilità degli ispettori), potranno rimanere aperti garantendo il servizio revisioni.
Parrebbe che:
- Tutti i veicoli con revisione già scaduta potranno circolare liberamente fino al 31 Ottobre 2020, tranne quelli con scadenza in Agosto e Settembre 2020. -Un veicolo con revisione scaduta da 10 anni è autorizzato a circolare?- Parrebbe di sì, un grave pericolo per la sicurezza stradale.
- I veicoli “sospesi dalla circolazione” a seguito di multa per revisione scaduta non potranno circolare, se non dopo aver regolarizzato la revisione ministeriale. Uno scenario possibile fino ad oggi, ma impossibile nell’ottica di una chiusura generale dei centri di controllo. –Come faranno gli automobilisti in questa situazione a circolare?-
- I veicoli con esito del controllo ministeriale “ripetere” o “sospeso dalla circolazione”, per poter circolare dovranno regolarizzare la revisione ministeriale dopo il ripristino alle condizioni di sicurezza. Come al punto precedente, chi certificherebbe l’effettiva riparazione se i centri di controllo fossero chiusi?
- La revisione ministeriale non si potrà più considerare una giustificata motivazione per circolare se non per i casi descritti al punto 2) e al punto 3). Nessun veicolo avrà la revisione in scadenza fino al 1° Agosto 2020, quindi l’atto di regolarizzare la revisione ministeriale non rientrerà nel campo delle “situazioni di necessità” previste nel modulo di autodichiarazione da fornire alla Polizia in caso di fermo (link).
Considerazioni:
La situazione è paradossale. Nessuna norma – a differenza di altri settori – impone la chiusura forzata delle imprese che si occupano di revisione ministeriale, una pratica a tutti gli effetti vietata dal recente decreto “Cura Italia”. È sempre possibile anticipare la revisione rispetto alla regolare scadenza, ma è ragionevole pensare che nessun automobilista in questo periodo sia propenso a farlo. Al contrario, tutte le revisioni già scadute e quelle con scadenza in Marzo, Aprile, Maggio, Giugno, Luglio e Ottobre saranno concentrate nel mese di Ottobre, una mole di lavoro che i centri di controllo privati non possono sostenere ne ora, ne tantomeno nei prossimi “anni pari”. Allo stesso modo, non è sostenibile l’apertura delle attività a vuoto: i casi previsti al punto 2) e al punto 3) dell’elenco soprastante uniti a qualche saltuario cliente ignaro non giustificano sicuramente l’esercizio dei centri di controllo. Certi che oggi l’emergenza principale sia quella sanitaria, non quella del nostro settore, si richiede al Governo un occhio di riguardo nei confronti delle oltre 9000 imprese che si occupano di revisione ministeriale e i relativi dipendenti. Urge chiarezza, subito!
Se veramente sarà così, e ad oggi pare proprio di sì, è come direbbe Fantozzi “una grandissima cagata”…. è la prova che chi fa le leggi non capisce un emerita bega delle problematiche relativa alla sicurezza stradale.
D’accordo per quanto riguarda le scadenze da marzo a luglio e tutto il casino che verrà generato nei mesi di ottobre pari da quest’anno e a venire. Ma tutte le scadenze e gli adempimenti antecedenti al marzo 2020 rientrano nella casistica normale ante dpcm.
Dall’interpretazione del Decreto parrebbe di no, ma restiamo in attesa di chiarimenti.
E’ arrivato il momento di chiudere e cambiare veramente mestiere, cosi è completa la mattanza dei polli. Vediamo quale altra attività sarà costretta a non lavorare per quattro mesi?
Ma perché nessuno fa niente e i centri puri cosa dovrebbero fare chiudere? Non fare revisione vuol dire far circolare un mezzo senza sicurezza
Le associazioni di categoria esistono e stanno lavorando ininterrottamente per avere dialogo con il Ministero dei Trasporti, ma il problema oggi è ben più grave. C’è una pandemia mondiale in atto, cosa si aspetta? Che chiedano di riattivare il servizio revisioni?
Ma perchè non hanno pensato di scaglionare le revisioni “sospese” su più mesi? Capisco che le urgenze sono altre e che si doveva fare un decreto in fretta e furia per regolamentare un sacco di attività, però poi potevano entrare un minimo in più nello specifico e prevedere ad esempio che le revisioni in scadenza a marzo e Aprile venissero spostate ad ottobre, quelle in scadenza a maggio e giugno a novembre e quelle in scadenza a luglio spostate a dicembre, almeno così la situazione sarebbe più gestibile. Resterebbe il problema del “buco” venutosi a creare da Marzo fino a luglio, solo parzialmente coperto dalle auto che dovranno essere revisionate per la prima volta nel 2022…..questo lo vedo più difficile da gestire.
Ciao Luigi, questa è l’unica argomentazione valida per lamentarsi dell’operato del Governo per quanto riguarda il nostro settore. Tutte le associazioni di categoria sono al lavoro ed il Ministero è consapevole dell’insostenibilità di queste misure. Sono fiducioso che in qualche modo verrà rivista la proroga, altrimenti sarebbe la rovina per tutti.
Ho la revisione moto scaduta a novembre 2019 secondo voi posso circare ? Grazie.
Buongiorno, a livello normativo sì, ma il consiglio è di regolarizzare quanto prima la revisione. I centri di controllo sono operativi al 100% e le forze dell’ordine multano illegittimamente i veicoli: non ha senso aspettare oltre.
Salve,ho la revisione auto scaduta da novembre 2019 ed oggi per questo sono stato multato dalla polizia,sapete dirmi se posso fare il ricorso oppure no? Grazie
Buongiorno, faccia ricorso. Negli articoli successivi trova il Link alle circolari del Ministero dei Trasporti/Interno da utilizzare per dimostrare la sua innocenza.
Risiedo a Milano e possiedo un’auto, custodita al chiuso in Sicilia, con revisione scaduta nel Dicembre 2019. Mi recherò in Sicilia i primi di Luglio per una settimana. Ci tornerò a ottobre. Posso soprassedere di effettuare la revisione a Luglio?
Buongiorno, può tranquillamente revisionare il veicolo ad Ottobre, ma attenzione alle Forze dell’Ordine disinformate o ai tutor non ricalibrati.
Buongiorno ho revisione scaduta novembre 2018,posso fare revisione a ottobre quindi? Grazie a tutti per la risposte ( la macchina era chiusa in garage, é perfettamente funzionante)
Buongiorno, la sua revisione risulta valida fino al 31 Ottobre 2020, ma solo in territorio italiano. Le consiglio quanto prima di regolarizzare la pratica: ad Ottobre le file presso i centri di controllo privati saranno interminabili, soprattutto al sud Italia.
revisione moto scaduta a maggio 2020 posso andare a Malta
Buongiorno, assolutamente sì. I paesi della Comunità Europea hanno l’obbligo di rispettare i provvedimenti presi negli altri stati membri.